E’ questo l’appello accorato di un nostro concittadino, a cui si unisce anche la redazione de Lo Spigolo insieme a tutti i cittadini che amano la nostra città, di fronte al continuo ed imperterrito processo di distruzione degli ornamenti pubblici della nostra città: questa volta è toccata alle fioriere di Corso Matteotti, che sono state divelte e distrutte. Le foto, pubblicate immediatamente sul socialnetwork facebook, hanno suscitato indignazione e sconforto tra i cittadini…con la speranza che qualcuno si convinca a denunciare, affinchè si riesca a rompere, o quanto meno ad indebolire, questo muro omertoso, che circonda la nostra città come una nube mefitica.
Noi della redazione vogliamo rincarare la dose, pubblicando anche altre foto, relative alla distruzione di alcuni cestini della Pineta (realizzati non molto tempo fa dagli scout) e delle dicariche a cielo aperto che regnano ovunque, ai margini della città, affinchè ci si renda conto che SIAMO NOI I PRIMI RESPONSABILI DEL BENESSERE E DELLA BELLEZZA DELLA NOSTRA CITTA’.
cestini distrutti in pineta
Rispetto alle possibili reazioni, siamo convinti da tempo che soltanto una campagna di sensibilizzazione e di educazione accompagnata ed affiancata da un’altra sanzionatoria, almeno di medio periodo (alcuni anni, per intenderci) , possa contrastare questa inerzia e pericolosa involuzione civica che viviamo ogni giorno. Pertanto a breve vi sarà l’avvio di un Osservatorio Civico Sociale, che ha tra gli obiettivi in primis quello di intervenire e stimolare la collettività, incluse le istituzioni, a reagire nel senso illustrato nelle righe precedenti.
FD
discariche a cielo a perto ai margini di Torremaggiore
Lo Spigolo 3.0 COWORKIN'PEOPLE 
😦
che orribile scenario… e poi facciamo tanto gli “splendidi” e gli snob… ormai è di uso comune rovinare tutti i beni pubblici, e non solo con gesti così eclatanti! La disinvoltura con cui CHIUNQUE getta dalla macchina in corsa un fazzolettino, o una sigaretta durante una passeggiata, o strappa i fiori dalle aiuole, o fa fare al proprio cane i bisogni per strada, o prende a sassate un lampione, o tappezza la città (in campagna elettorale) di manifesti illegali, o porta via una panchina pubblica perchè sta tanto bene nel suo giardino….
la solita soluzione che io propongo è quella del “chi rompe (sporca), paga”, ma comincio a perdere le speranze.
Non ho parole, anche se posso dirvi che dopo una lunghissima lettera inviata al Commissario Straordinario, perdipiù ripresa anche dalla Gazzetta, nessuno ha sentito il dovere di convocarmi per cercare di farsi spiegare cosa fosse accaduto.
Purtroppo la situazione la conosciamo, e conosciamo anche il grande interesse che hanno le istituzioni per questi aspetti… qui ormai vogliono farci credere che l’unica azione possibile è abbassare la testa (e lo sguardo) ed accettare la triste realtà. Solo e soltanto un lungo precorso di riacquisizione dei diritti e doveri da parte dei cittadini può modificare le cose. Noi non molliamo, ormai da quasi dieci anni monitoriamo il nostro territorio e continueremo su questa strada, anzi rilanciamo attravero l’avvio a breve di un Osservatorio Civico Sociale. A presto! ( e non molliamo!)